Il primo ascensore del mondo è molto più antico di quel che si pensa (e Made in Italy)

2022-10-10 00:40:06 By : Mr. Cao ShengNan

L'antenato dei moderni ascensori è un vero e proprio prodigio della tecnica ingegneristica, e si ammira in uno dei capolavori architettonici più celebrati al mondo

Tra gli oggetti quotidiani che solitamente si danno più per scontati, ma che da sempre affascina per i meccanismi che lo compongono e il suo funzionamento, c'è senza dubbio l'ascensore. Ma qual è stato il primo del mondo? Nonostante ci siano delle testimonianze di montacarichi rudimentali risalenti a ben tre secoli avanti Cristo, concepiti dal fisico e inventore Archimede di Siracusa, il primo ascensore più celebre della storia è stato un impianto del primo secolo avanti Cristo. Invisibile, che pochissimi hanno potuto vedere e azionare all'epoca della sua costruzione, ma tuttavia necessario per lo svolgimento di celebri spettacoli: quelli all'interno del Colosseo.

Considerata una delle macchine che rendevano l'Anfiteatro Flavio il più complesso apparato scenografico dell'impero, l'antico ascensore al suo interno non è altro che uno dei 28 montacarichi, in uso dall'era di Domiziano a quella di Macrino, posizionato nei sotterranei. Realizzato secondo rigorosi criteri filologici in legno, corda e metallo, questo sistema meccanico era capace di far apparire all’improvviso gli animali selvaggi all'interno dell'arena, tra lo stupore generale della folla, sia per animare gli spettacoli di caccia che per eseguire le condanne a morte: si tratta di un vero e proprio prodigio della tecnica ingegneristica romana che, con carrucole e botole meccaniche, veniva azionato grazie alla forza dei gruppi di schiavi.

Dei giganteschi argani che, di fatto, costituivano l'antenato dei moderni ascensori. Anche se a Roma sono rimasti degli importanti resti di questo mondo ipogeo, è solo dal 2013 che è stato avviato un importante intervento di archeologia sperimentale per ricostruirne il funzionamento, rendendo visibile la macchina scenica a tutti visitatori ed entrando a far parte dei percorsi didattici e delle visite guidate al Colosseo. L'operazione è nata dalla collaborazione tra la Soprintendenza Speciale per il Colosseo, il Museo Nazionale Romano e l'Area archeologica di Roma e la Providence Pictures, che nel 2015 ha svelato la ricostruzione del montacarichi nel documentario "Colosseum-Roman Death Trap", del regista Gary Glassman: un intervento di ricostruzione unico al mondo, posizionato con estrema precisione nella collocazione originale e senza intaccare le strutture antiche, che oggi permette ai più curiosi di vedere come, migliaia di anni fa, l'uomo avesse già posto le basi di un sistema oggi essenziale all'interno della progettazione architettonica.