Varata la giunta Sclavi: la vice è Alessia Pupo «Lasciamo la suspence sulle deleghe» | Cronache Maceratesi

2022-10-09 20:43:17 By : Mr. Longtime LT

Varata la nuova giunta di Tolentino, tre donne e due uomini. Il neo sindaco Mauro Sclavi sarà affiancato, nella nuova squadra di governo cittadino, da Alessia Pupo che sarà vicesindaco, Diego Aloisi, Flavia Giombetti, Fabiano Gobbi e Elena Lucaroni. Mentre per Alessandro Massi si prospetta il ruolo da presidente del Consiglio comunale. Confermate quasi in toto quindi le anticipazioni di Cronache Maceratesi; per le deleghe bisognerà attendere il primo Consiglio comunale del 14 luglio che si terrà, tempo permettendo, in piazza della Libertà alle 21 o in alternativa al teatro Politeama.

«Siamo molto ambiziosi se l’ambizione guida ad eccellere – ha esordito il neo sindaco Mauro Sclavi – questa è la presentazione delle persone che si dedicheranno alla vita di Tolentino, ma sono una parte di quelle che daranno il proprio contributo perché è nelle nostre intenzioni valorizzare tutte le figure, compresi i consiglieri, ognuno di loro ha una specificità. Potrete certamente immaginare quello in cui ognuno di noi potrebbe essere più prestante, ma le deleghe le sceglieremo con calma, devono essere inserite in un perfetto ingranaggio – ha aggiunto – oggi la lasciamo un po’ di suspence». Nell’intenzione del primo cittadino c’è quindi di assegnare altre deleghe a progetto ai neoeletti consiglieri comunali sempre seguendo il criterio delle competenze e delle attitudini; sicuramente tra questi c’è Antonio Trombetta all’ambiente, argomento di cui si era occupato nel secondo mandato Pezzanesi prima di dimettersi. Due assessori a Tolentino Popolare: Alessia Pupo, che ha ottenuto la carica di vicesindaco, e Fabiano Gobbi oltre, e qui il condizionale è d’obbligo poiché l’ultima parola spetta ai consiglieri comunali, quella di presidente del Consiglio comunale al fondatore della lista civica Alessandro Massi.

Due assessori anche a Tolentino Civica e Solidale con Flavia Giombetti e Elena Lucaroni, uno ai Riformisti Tolentino con Diego Alosi. Alessia Pupo, campionessa di preferenze nell’ultima tornata elettorale, 49 anni, ex forzista, assessore allo sport e cultura nel secondo mandato Pezzanesi, per lei si profilano le deleghe allo Sport e all’Urbanistica: «della carica di vicesindaco ne sento la bellezza e la responsabilità nel rappresentare Tolentino. E’ un momento particolarmente difficile per la nostra città, anche dal punto di vista socio-economico, ma noi vorremmo essere l’amministrazione di tutti, non ci saranno cittadini di serie A o B, nessuno dovrà essere lasciato indietro. Siamo una squadra, ci aiuteremo tutti secondo le nostre competenze».

Diego Alosi, 29 anni, laureato in Economia Aziendale, ex consigliere comunale negli anni 2021/2022, per lui sembra esserci la delega al Bilancio: «Stavolta il risultato è stato incredibile, ora è il momento della responsabilità, di metterci all’opera. Le emozioni sono passate, ora resta la voglia di far bene. Qui c’è la Giunta, ma ci sono tante altre personalità, in consiglio e fuori, che aiuteranno, completeranno e potenzieranno la nostra proposta amministrativa».

Flavia Giombetti, 50 anni, laureata in Economia aziendale e presidente del Comitato 30 ottobre nato a seguito dell’emergenza post-sisma, per lei si vedrebbe la delega alla Ricostruzione–Pnrr: «Ci aspetta un duro lavoro. Per quanto riguarda la mia tematica siamo su tanti fronti ancora in emergenza, mentre gli altri sono verso la ricostruzione noi abbiamo tanti aspetti che invece sono in stato di emergenza. Siamo pronti a rimboccarci le maniche e lavorare a testa bassa con tutto il resto della squadra».

Fabiano Gobbi, 57 anni, imprenditore settore artigiano, a lui potrebbe essere conferita la delega alle Attività produttive: «Quando tutti mi dicono: “adesso arriva il difficile, bisogna lavorare” rispondo semplicemente: “è la parte più facile, quella a cui sono abituato. Siamo all’inizio di questa straordinaria avvenuta e le maniche sono già rimboccate».

Elena Lucaroni, 50 anni, chirurgo e dirigente medico di chirurgia senologia della Breast Unit dell’ospedale di Macerata. Totalmente nuova alla politica, il suo nome sembrerebbe associato alla della ai Servizi sociali: «Non sono nata a Tolentino, ma ci sono venuta in totale libertà seguendo mio marito. Proprio per questo credo di avere uno stimolo in più nel voler curare il benessere di questa città che amo. Abbiamo un solo obiettivo: far star bene tutti, non lasciare indietro nessuno e di dare a tutti la giusta importanza per migliorare la vita. Il nostro lavoro è di squadra e vogliamo metterlo In pratica anche in questa nuova avventura».

Per quanto riguarda la carica di presidente del Consiglio, da lui stesso ricoperta nel primo mandato Pezzanesi per poi dimettersi a causa di divergenze interne, Sclavi ha spiegato: «ad Alessandro Massi sono stato io a chiedere se, nonostante il consenso ricevuto in campagna elettorale, volesse sperimentare una possibilità di comunicazione altissima che è quella della presidenza del consiglio; con lui mi sento sicuro e perché credo che conoscendo la sua persona e la sicurezza che ha della macchina comunale può dare un senso di stabilità. Vorremo che fosse lui il nostro presidente del Consiglio».

Lusingato, Massi ha chiarito: «a me questo ruolo è sempre piaciuto, poi se i colleghi consiglieri vorranno concedermi questa possibilità ne sarei onorato. Ho preso spunto proprio dal modo in cui Mauro Sclavi aveva ricoperto questo incarico a cui aveva ridato dignità, una carica importante perché garantisce l’unità non solo del Consiglio comunale, ma della città, è di supporto all’amministrazione che deve intessere le relazioni e far calare il Palazzo in città. Ognuno – ha concluso il fondatore di Tolentino Popolare – deve poter esprimere le proprie competenze come meglio crede, questo ruolo l’ho sempre apprezzato e ne sarei felice».

Giusto il tempo di presentare i nomi degli assessori e la neo giunta si è messa subito al lavoro per votare il primo atto che darà la possibilità di riportare le prime dieci classi dell’Istituto Francesco Filelfo, dal 2016 negli ex uffici della Quadrilatero, nella vecchia sede dei Licei in centro storico dopo che verrà messa in sicurezza. Un impegno, quello di risolvere le problematiche delle classi dei Licei Filelfo che si trovano in una sede inadeguata, annunciato dal sindaco Sclavi in campagna elettorale. E la prima telefonata, il giorno dopo la sua elezione, è stata proprio al presidente della Provincia Sandro Parcaroli per affrontare il problema. «Per ora iniziamo con dieci classi; duole dirlo ai cittadini che questa delibera poteva essere fatta cinque anni fa – ha commentato il neo eletto sindaco – è stata una volontà politica. Non appena i rilievi del sisma ne davano la possibilità potevano fare la stessa cosa che noi faremo tra 35 minuti e quindi la possibilità di mettere in sicurezza esattamente come è avvenuto per la Basilica di San Nicola o la scuola Don Bosco. Ma non ci siamo fermati a questo – prosegue Sclavi anticipando le attività di governo – stiamo prendendo dei finanziamenti per continuare nella rimessa posto dell’intero Filelfo e dialogando con Legnini per una modulazione per far sì che la scuola abbia un respiro anche perché quando le altre scuole saranno sottoposte a riparazione, noi in qualche maniera dovremmo allocare gli studenti». In relazione a quali classi potranno spostarsi risponde: «abbiamo chiesto alle scuole quali classi, noi non imponiamo nulla. Abbiamo solo creato la possibilità di ritornare in un ambiente civile e scolarizzato, saranno il collegio docenti, gli organismi studenteschi e quello del consiglio d’istituto e naturalmente il dirigente scolastico a decidere». Nel gettare le basi che permetteranno alle prime dieci classi del Filelfo di avere una situazione più idonea in attesa della costruzione del Campus Sclavi ha spiegato: «non ho incontrato una persona che mi abbia chiuso la porta: dal Commissario Giovanni Legnini a Sandro Parcaroli; tutti condividevamo le nostre iniziative. Abbiamo dato alla Provincia la possibilità di non spendere altri soldi concedendo in comodato ad uso gratuito la vecchia sede dei Licei che è di proprietà del Comune; le cifre degli affitti della Quadrilatero risparmiate da Parcaroli potranno essere utilizzate in altra maniera».

LA NOTA DEL PD – «Il Pd svolgerà con lealtà e senza pregiudizio il suo ruolo di opposizione. Saremo attenti nel valutare le proposte del sindaco – dicono il segretario Matteo Pascucci e il consigliere Luca Cesini -, a sostenerle se coerenti sui punti programmatici condivisi, a contestarle se non compatibili con gli interessi della città. Tre donne in giunta, con deleghe importati, sono un segnale positivo. Una scelta importate e meritoria del neo sindaco. Ci coglie impreparati la scelta del consigliere Massi di non entrare nel governo locale e optare per l’unico ruolo neutrale. Il governo sarebbe stato più forte e stabile».

(Aggiornato con servizio completo alle 16,35)

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